"I giovani devono partire, devono andare via per curiosità, per capire il mondo, ma soprattutto per capire loro stessi. Poi devono tornare." R.Piano

mercoledì 2 gennaio 2013

Ma è passato capodanno?

Allora, il titolo vuole ironizzare sulla serata di questo 31 dicembre 2012, passato assolutamente come fosse nulla. E' parte dell'esperienza, ed è giusto che ve lo descriva sinceramente. Sapevo dagli exchange degli anni scorsi che il capodanno è un punto debole per gli americani, ma non immaginavo a tal punto. Avevo delle aspettative bassissime, perché non aspettarsi proprio nulla era impossibile, ma è stato al di sotto di quelle. Lasciatemi sfogare un po', poi passiamo ad argomenti felici :) 
E' stato quasi un'agonia, la mezzanotte sembrava non voler arrivare. Sono stata seduta su una poltrona dalle 19 a mezzanotte, a chattare su facebook. Per le prime due ore della serata ho dovuto guardare una partita di football (come si fa a giocare a capodanno? i misteri degli americani), il mio host dad è andato a letto alle 10, e sono ancora scioccata, mentre io e Lisa abbiamo visto la diretta da Times Square e il ball drop (da noi erano ancora le undici), che è stato la cosa migliore della serata e mi ha fatto provare le emozioni dello scocco della mezzanotte per un momento. Infatti c'erano coriandoli, fuochi d'artificio, gente che si abbracciava e baciava per scambiarsi gli auguri, si leggeva l'entusiasmo nei visi delle persone. Ciò che ha reso tutto peggiore, è che ero e sono tutt'ora malaticcia. In ogni caso è la prima volta da quando sono qui, quindi ci sta. Poi sono stata sveglia fino alle due ad aspettare che arrivasse mezzanotte anche nella costa ovest, per tenere compagnia a chi altro era in una situazione identica alla mia, e fare gli auguri. E questo è stato il mio capodanno, di sicuro non ce ne saranno altri così. Farò in modo che non ce ne siano! :D Capodanno 2013, aspettami con ansia! Una cosa positiva è successa di nuovo dopo tanti anni però: ho pranzato il 1 gennaio, invece di dormire, yay! :)

Ora i momenti belli: venerdì. Dopo una giornata pigra con l'host mom, Madison e la sua famiglia sono venuti a prendermi verso le quattro e siamo andati al centro commerciale ad Alexandria. Mentre eravamo in un negozio, lei e suo fratello si sono tranquillamente seduti sopra un tavolo con i vestiti esposti, spostando tutto quello che c'era sopra. Io ho detto loro che se ci si siede così in Italia, le commesse di solito ti urlano di scendere, perché è maleducato. La loro risposta è stata "beh tu sei in America e qui se ne fregano", per cui mi sono seduta come se fosse nulla! E' divertente comportarsi diversamente qui, solo perché "si può". 
Più tardi siamo andati a cenare in una steak house deliziosa, abbiamo fatto un giro in un altro negozio e siamo tornati a casa. Una volta arrivati, abbiamo subito giocato alla Just Dance 4 appena comprata, ed è sempre divertente :) C'è stata una canzone che ho ballato con il papà di Madison, in cui avevo mal di pancia da quanto stavo ridendo.. quell'uomo è hilarious! Poi ho dormito lì, ma la cosa migliore della nottata è successa all'una, quando Madison aveva fame, per cui suo papà ci ha portate in un negozio a comprare caramelle e corn dog. Nei dieci minuti in cui siamo stati via, abbiamo trovato gente strana che puzzava chiaramente di weed, un vecchietto pazzo che si vantava di essere appena tornato da una seratina con le sue mille donne, e abbiamo girato in macchina con musica rap a tutto volume, mentre il paesino dormiva. In quell'ora tarda della notte, con la musica e quella semplice compagnia, mi sono sentita proprio felice :) E quando la mamma americana è venuta a prendermi il mattino successivo, mi sono un po' rattristata al pensiero che era stata la prima e ultima serata così con loro.. 

Nel caso in cui qualcuno non se ne fosse reso conto, tra due settimane esatte sono a casa. 
Sono sincera con voi e scrivo solo quello che sento: nonostante mi mancherà questo posto, la mia famiglia, quei pochi ma buoni amici che mi sono trovata, la Louisiana e le sue tradizioni, il cibo, i paesaggi e mille altre cose, ho voglia di tornare a casa. Meno giorni mancano, e più non vedo l'ora. Sono eccitata all'idea di rivedere e riabbracciare tutti, di parlare italiano, di tornare in una scuola che "will beat the hell out of me", di avere la mia famiglia e i miei migliori amici accanto ogni giorno, di mangiare cibi più familiari e più salutari, di sentire il freddo pungente sulla mia pelle, di prendere un autobus, di andare a delle vere feste, di riprendere in mano la mia vita. Non ho la più pallida idea di come sarà, se funzionerà, ma voglio scoprirlo :)

Penso arriverà presto un post generale sull'America, ora è tempo di iniziare a tirare le conclusioni!
Ciao bellissimi, ci vediamo tra pochissimo!

Cami




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